giovedì 13 dicembre 2018

Barchette di pasta frolla con olio di oliva e confettura di fragole

Oggi inseriamo la ricetta di queste dolci barchette, la cui pasta ha, al posto del più grasso burro, l'olio extra vergine di oliva. Per guarnirle abbiamo usato la confettura di fragoline biologica. Sono una vera delizia, gustose ma più leggere dei soliti dolci!
Ecco gli ingredienti:
215 gr di farina 00 bio
75 gr di fecola di patate
10 gr di acqua
2,5 gr di lievito chimico
1 uovo e 1 tuorlo bio
75 gr di zucchero al velo
50 gr di olio extra vergine di oliva
confettura di fragoline bio Rigoni di Asiago senza zucchero
zucchero al velo per decorare
Procedimento: In una ciotola sbattere l'uovo e il tuorlo con l'acqua e l'olio. Versare lo zucchero al velo e mescolare. Unire setacciando con un passino la farina con la fecola e il lievito precedentemente uniti tra loro. Impastare con le mani fino ad ottenere una palla liscia. Mettere nella pellicola alimentare e far riposare in frigorifero 1 ora. Intanto imburrate e infarinate degli stampini per dolci. Riprendete l'impasto e col mattarello realizzate una sfoglia di circa mezzo centimetro con la quale mano a mano rivestirete gli stampini, tenendo da parte un po' di pasta per realizzare le guarnizioni sulla superficie delle barchette. Riempite con la confettura. Se utilizzate la confettura bio Rigoni di Asiago che è senza zucchero non eccedete con la quantità perché la confettura senza zucchero, anche cuocendo, non caramella e quindi può fuoriuscire dalle barchette. Noi per sicurezza abbiamo messo sotto alla griglia del forno su cui abbiamo poggiato le barchette al momento di cuocerle, la teglia del forno stesso ricoperta di carta forno, in modo che se fuoriusciva qualche goccia di confettura, non si rischiava che la stessa cadesse sul fondo del forno bruciando. Utilizzate la pasta per creare dei rotolini che ritaglierete della giusta lunghezza per creare sopra le barchette il tipico incrocio che si fa sulle crostate. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 15-20 minuti circa. Devono dorare leggermente. Noi, avendo un forno che cuoce poco sotto, gli ultimi 5 minuti le abbiamo spostate nel ripiano inferiore del forno. Sfornare e lasciar raffreddare. Toglierle dagli stampini e guarnirle con zucchero al velo spolverizzato con un passino.
Ecco le dolci barchette:


martedì 27 novembre 2018

Crackers salati tre gusti (erba cipollina, tabasco, pomodoro e origano)

Qualche settimana fa abbiamo invitato la nostra dolce mammina a cena e poiché abbiamo optato per un pasto sfizioso, abbiamo deciso di provare a cucinare dei crackers salati fatti in casa. Così ispirandoci a una ricetta già provata dalla nostra mamma (trovata in internet), abbiamo realizzato questi splendidi e croccanti cracks, cha abbiamo deciso di insaporire con tre tipi di condimento: erba cipollina, tabasco (portatoci in regalo da un nostro amico americano che ci è venuto a trovare alla fine di settembre) e infine pomodoro e origano. E' possibile insaporirli come si vuole, per esempio con rosmarino, oppure peperoncino o altro. Con i tre gusti da noi scelti sono risultati buonissimi ! La nostra cara mamma li ha apprezzati molto ! E anche noi ! Ecco quindi la ricetta.
Ingredienti:
350 gr di farina intergale bio
100 gr di farina 0 bio
8 gr di lievito di birra fresco
150 ml circa di acqua tiepida
8 gr di sale fino
30 ml di olio d'oliva
erba cipollina secca
tabasco
conserva di pomodoro allungata con poca acqua
origano
olio di oliva per spennallare la superficie
Procedimento:
Sciogliere il lievito in metà acqua tiepida. Noi abbiamo usato all'inizio il robot, poi abbiamo prosegutio a impastare a mano. Aggiungere alla farina, il sale, l'olio e il lievito sciolto. Cominciare ad impastare accendendo il robot e aggiungendo mano a mano l'acqua. Quando la farina ha cominciato a impastarsi formando un impasto appiccicoso, spegnere il robot e impastare a mano sul tavolo. Impastare bene fino ad ottenere una palla liscia ed elastica. Dividere in tre panetti. Per i crackers all'erba cipollina, unire a piacere la stessa al centro dell'impasto dopo averlo aperto con le mani e cospargere anche il ripiano su cui si lavora il panetto con l'erba cipollina. Mescolare bene in modo che l'impasto presenti l'erba cipollina in ogni parte. Cominciare a stendere l'impasto con un mattarello. Bisogna ottenere una sfoglia molto, molto sottile (circa 1 mm), per cui ci vuole molto "olio di gomito"! Quando la sfoglia sarà pronta (sollevandola deve risultare "semi trasparente") ritagliare tante strisce con la rotella dentellata con cui si fanno le sfrappe (dolci di carnevale) o si richiudono i ravioli ricotta e spinaci. Tagliare poi sempre con la rotella tanti rettangoli e mano a mano metterli sulla placca del forno coperta di carta forno. Spennellarli con olio di oliva. Cuocere per circa 10 minuti in forno preriscaldato a 200 gradi, ma tenere sempre d'occhio perché bruciano facilmente. Per il secondo impasto aggiungere il tabasco e procedere allo stesso modo. Infine per l'ultimo panetto, prendere un cucchiaio di conserva e allungarla un po' con acqua. Salare leggermente e aggiungere al panetto, insieme all'origano che va messo al centro del panetto e sul piano di lavoro. Impastare bene. Procedere come per gli altri crackers. Con la quantità degli ingredienti elencati si ottengono 2 vassoi di crackers (vedi foto sotto).
Il risultato è davvero ottimo ! Sono molto croccanti e buonissimi come sapore ! Per conservarli è sufficiente metterli in sacchetti per congelare e chiudere i sacchetti con un laccetto metallico.
Buon appetito !

Ecco i crackers con erba cipollina (dietro) e tabasco (davanti)

E questi sono quelli con origano e pomodoro (a sinistra) e ancora con erba cipollina (a destra)

martedì 6 novembre 2018

Torta super cioccolatosa

Per festeggiare il giorno di Halloween abbiamo deciso di preparare una torta al cioccolato. Così ci siamo imbattute in un video che ci ha molto ispirato e abbiamo cucinato questa splendida torta super cioccolatosa. Noi abbiamo ridotto le dosi e modificato un po' gli ingredienti. Abbiamo ottenuto un dolce di circa 18 cm. Si tratta di una base al cacao, bagnata con un preparato di latte, cioccolato fondente, burro, pasta di nocciole e ricoperta sui bordi di biscotti al cioccolato. Infine la torta è ricoperta con una farcia al cioccolato fondente e guarnita con cioccolatini alle nocciole. E' davvero una torta da urlo !! Tra l'altro non è difficile da realizzare, solamente va fatta in 2 giorni, perché deve riposare 24 ore. Comunque come al solito, più i giorni passano, più diventa buona!
Ingredienti
Per la base della torta
:
2 uova e 1 tuorlo bio
200 gr di zucchero
226 gr di farina bio
2 cucchiai e mezzi abbondanti di cacao
1 vanillina
10 gr e mezzo di lievito per dolci
133 gr di latte
Per bagnare la torta:
800 ml di latte
4 cucchiai di rum (o creola)
133 gr di zucchero
166 gr di burro bio
1 vanillina
133 gr di cioccolato fondente Novi
2 cucchiai di pasta di nocciole
--------------------
2 manciate abbondanti di gocce di cioccolato fondente (facoltativo)
Per la farcia
:
50 gr di burro bio
100 gr di cioccolato fondente Novi
1 cucchiaio abbondante di olio di semi di girasole
1 cucchiaio abbondante di acqua
Per decorare:
2 scatole di biscotti Togo al cioccolato fondente
4 Ferrero Rocher
nocciole ricoperte di cioccolato al latte e di cioccolato fondente
1 Kinder bueno White
cioccolatini a piacere con dentro la nocciola
1 nastro di raso marrone
Procedimento
Per prima cosa bisogna prerparare la base della torta. Battere con una frusta elettrica le uova con lo zucchero. Quando sono diventate bianche e spumose aggiungere il cacao, il lievito, la vanillina e piano piano la farina e il latte. Mescolare sempre con le fruste elettriche. Prendere una tortiera apribile con un diametro di 18 cm. Aprirla e inserire un foglio di carta forno sulla base, ritagliando le parti in eccesso. Richiudere la tortiera. Versare l'impasto nella tortiera. Cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 50 minuti circa, in base al forno. Fare la prova dello stecchino. Una volta che la torta si è raffreddata competamente, potete bagnarla (noi per sicurezza abbiamo cucinato la base la sera e l'abbiamo lasciata riposare fino al mattino seguente). Preparare la bagna. Far bollire in una pentola il latte, aggiungere il burro, lo zucchero, il cioccolato a pezzi e infine 2 cucchiai di pasta di nocciole. Spegnere il fuoco e aggiungere il liquore. A questo punto togliete la torta dalla tortiera, aiutandovi sui lati con un coltello (passare un coltello tutt'intorno). Dividere la torta in tre dischi con un coltello lungo seghettato. Nel caso la superficie si sia alzata a cupoletta nella cottura (che fa lievitare la torta), ritagliare la cupoletta di troppo con il coltello. Lavate la tortiera e asciugatela. Poi ricoprite l'interno con della carta di alluminio da cucina. Prendere il primo disco (la parte alta della torta) e metterlo rovesciato (ossia con la parte spugnosa, interna della torta verso l'alto) nella tortiera. Bagnare abbondantemente con la bagna bollente, usando con un mestolo, il primo disco. Se si vuole, una volta terminato di bagnarlo, si può mettere sopra una manciata abbondante di gocce di cioccolato fondente. Poggiare sopra il secondo disco (quello interno) e bagnare abbondanetemente anche quello. Se si è scelto di aggiungere le gocce di cioccolato, anche in questo caso mettere sulla superficie, dopo averla ben bagnata, una manciata abbondante di gocce. Richiudere con l'ultimo disco (la cui base sarà ora la superficie della torta). Bagnare abbondantemente con la bagna. Coprire con la carta di alluminio e far riposare 24 ore.
Il giorno dopo riprendere la torta. Togliere la carta di alluminio di copertura. Mettere sulla superficie un vassoio e rigirare la torta sul vassoio. Aprire la tortiera e togliere la parte laterale. Poi togliere la base della tortiera e delicatamente i fogli di carta di alluminio dai bordi e dalla superficie della torta. Ritagliate in un foglio di carta forno la forma della torta, utilizzando come modello la base della tortiera (disegnate la sagoma con una matita). Inserite il foglio intorno alla torta. In questo modo, quando andrete a farciere la torta, eviterete che la farcia, colando, sporchi il vassoio. A questo punto preparare la farcia, mettendo in un pentolino il cioccolato fondente a pezzi, l'acqua, il burro e l'olio. Con un cucchiaio mettere la farcia ottenuta legegrmente raffreddata (deve rapprendersi un pochino) sulla superficie delal torta, stendendola con la base del cucchiaio. Come dicevo sopra, una parte della farcia scivolerà sulle pareti e sulla carta forno che protegge il vassoio. La farcia che scende sulle pareti serve per far attaccare meglio i togo. Togliere il foglio di carta forno, aiutandosi con le forbici, dal vassoio. A questo punto utilizzare i togo per fare una "palizzata" di biscotti tutt'intono alla torta. Legate intorno alla torta così decorata un nastro di raso marrone, che fungerà da abbellimento della torta e servirà anche per far attaccare i biscotti intorno al dolce. Decorare la superficie della torta con una fila di nocciole ricoperte di cioccolato, alternando quelle al cioccolato fondente a quelle al cioccolato al latte. Mettere poi 4 Ferrero Rocher sulla superficie in modo simmetrico e al centro un pezzo, ritagliato con un coltello per fare in modo che i bordi siano lineari, di Kinder bueno white. Completare la decorazione con altri 4 cioccolatini alle nocciole (noi abbiamo utilizzato 4 scacchetti di cioccolata alle nocciole). Far raffreddare la farcia sulla superficie per qualche ora. Servire, dopo aver tolto il nastro). Si tratta di una vera squisitezza ! Noi l'abbiamo gustata con una tazza di caffè deka. Ottima !! Buonissima e bellissima !!


domenica 4 novembre 2018

Girandola salata sfiziosa

Ecco ora una ricetta salata. Si tratta di una focaccia salata farcita con olive nere, pomodorini secchi sott'olio e olive verdi. Navigando nel blog Giallo zafferano, ci siamo imbattute in questa splendida focaccia e abbiamo provato a realizzarla. Il risultato è stato ottimo. È davvero sfiziosa e saporita.
Ingredienti
350 gr di farina Manitoba
150 gr di farina 00
10 gr di sale
40 gr di olio extravergine di oliva
300 gr di acqua 
2 gr di lievito di birra
pomodorini secchi sott'olio aromatizzati dell'aglio e ai capperi a piacere
olive verdi di Cerignola a piacere
olive nere al forno a piacere
origano
sale
olio dei pomodorini sott'olio
olio extravergine di oliva
Procedimento
Fare la fontana con i due tipi di farina. Mettere al centro l'acqua leggermente tiepida e scioglierci il lievito. Aggiungere metà dell'olio e il sale.  Mescolare aggiungendo il resto dell'olio. Impastare bene e formare una palla. Metterla in un recipiente unto di olio e far lievitare per 15-16 ore (noi l'abbiamo preparata alle 19 della sera e poi l'abbiamo ripresa la mattina dopo alle 10). Stendere la palla in un rettangolo lungo circa 50 cm. Dividere in 2 strisce e allargare ciascuna un po' con il mattarello nel senso della larghezza. Ungere con l'olio usando un pennello da cucina la superficie di ciascuna striscia, cospargendola poi di sale e abbondante origano. Chiudere ciascuna striscia arrotolandola nel senso della lunghezza in modo da avere due rotolini. Arrotolare il primo rotolini su sé stesso. Continuare col secondo rotolino in modo da ottenere una chiocciola. Inserire i pomodorini secchi sott'olio e le olive tagliati a pezzi tra le parti arrotolate (farcire abbondantemente). Mettere sulla superficie della focaccia l'olio dei pomodorini secchi sott'olio e un po' di sale. Cuocere per 35 minuti a 200 gradi sulla teglia unta d'olio nella parte inferiore del forno (preriscaldato). Fare la prova dello stecchino. Lasciar raffreddare e mangiare !
Ecco la focaccia:




venerdì 26 ottobre 2018

La marmellata di uva fragola

Eccoci di nuovo qui. Questa volta vogliamo darvi la ricetta per fare una marmellata un po' particolare: la marmellata di uva fragola. Quest'anno la nostra vite di uva fragola ha fatto tantissima uva! Una parte l'abbiamo usata per fare il vino (che ora sta riposando in attesa di essere assaggiato), una parte l'abbiamo regalata ad amici e parenti. E con una parte abbiamo realizzato questa buonissima marmellata.
Ecco dunque gli ingredienti per ottenere 3 vasetti:
1 kg di chicchi di uva fragola già staccati dai tralci
1 bustina di Fruttapec 3:1
350 grammi di zucchero
Ed ecco il procedimento:
Dopo aver lavato l'uva e aver staccato i chicci dai tralci, passateli con un passaverdura. Buttate via le bucce e i semi che via via resteranno nel passaverdura.  Mettete la purea ottenuta in una pentola. Versate il Fruttapec e lo zucchero a freddo, mescolate e poi mettete sul fuoco a fiamma vivace. Portate ad ebollizzione sempre mescolando. Quando avrà spiccato un bel bollore, abbassate un po' il fornello e continuate a far bollire per 3 minuti, sempre mescolando. A questo punto fate la prova piattino: mettete un cucchiaino di marmellata su un piatto freddo, soffiate per freddarla e con un cucchiaino vedete se ha la giusta consistenza. Se sì spegnete, altrimenti lasciate cuocere per un altro minuto. A questo punto non vi resta che versarla nei barattoli puliti. Riempiteli fino all'orlo, e una volta chiusi capovolgeteli per 5 minuti. Quando si saranno freddati completamente sterilizzateli facendoli bollire in una pentola d'acqua (che deve coprire i barattoli) per 15 minuti. In questo modo la marmellata si conserverà anche per un anno.
Gustatela in ogni occasione, vedrete che vi stupirà col suo sapore di uva fragola!
Qui la foto dei nostri barattoli

giovedì 11 ottobre 2018

I ramen della collina

E adesso una ricetta salata! Sempre attingendo alle ricette di cucina del Sol Levante, questa volta vogliamo proporvi una rielaborazione dei Ramen, i famosi spaghetti di farina di riso in brodo. Abbiamo usato tutti ingredienti "locali", ossia reperibili nel paesino vicino alla Collina dei mici, cercando però di ricreare nell'aspetto e nella composizione degli elementi, la ricetta del paese dei samurai. A noi i Ramen della collina sono piaciuti molto. Ovviamente è d'obbligo mangiarli con un paio di bacchette giapponesi, non con una normale forchetta. Per l'occasione noi abbiamo usato delle splendide bacchette con su incisi i nostri nomi in lettere giapponesi, regalo della nostra carissima amica Mai di Kyoto.
Dunque ecco gli ingredienti per due piatti di Ramen:
1 carota;
1 fungo;
erba cipollina secca q.b.
1 dado bio di brodo di verdure "Alce nero"
1 fetta grande di petto di tacchino bio
olio di oliva
sale
3 "nidi" di spaghetti del tipo capellini
1 uovo sodo (facoltativo)
Procedimento: 
Mettete mezzo litro d'acqua in una pentola, al primo bollore aggiungete il dado e fate il brodo di verdure. Nel brodo cuocete la carne tagliata a pezzetti. Ci vorranno pochi minuti. Quindi versate in una teglia antiaderente un po' d'olio d'oliva, quindi aggiungete la carota e il fungo tagliati a dadini molto piccoli e salate a piacere. Mettete anche l'erba cipollina secca in quantità abbondante. Se fosse necessario aggiungete poca acqua per non far attaccare le verdure. Fateli cuocere coperti. Intanto cuocete i capellini. Appena cotti (ci mettono 3 minuti), metteteli sui piatti e aggiungete un mestolo di brodo. Quindi mettete sugli spaghetti la carne e le verdure, senza mescolare. Se avete scelto di mettere anche l'uovo sodo, tagliatelo a fettine spesse e mettetelo sui ramen. A questo punto aggiungete il resto del brodo fino a riempire ciascun piatto. Ecco fatto, i vostri Ramen sono pronti da gustare!
Qui sotto la foto (noi questa volta non abbiamo messo l'uovo):

mercoledì 10 ottobre 2018

Dorayaki giapponesi con crema di cioccolata e confettura di fragoline di bosco

Oggi inseriamo la ricetta di golosissimi dolcetti giapponesi che possono essere gustati per colazione o anche per la merenda. Appassionate del Giappone, non appena ci siamo imbattute nella ricetta, navigando in internet, abbiamo deciso di provare subito a realizzarli. In Giappone in realtà il ripieno è costituito dalla confettura di fagioli rossi, tipica giapponese. Noi li abbiamo riempiti con crema al cioccolato Novi e confettura di fragoline di bosco Rigoni e il risultato è da urlo. Considerando quanto avevamo visto nel film giapponese "Le ricette della signora Toku", che ci è piaciuto moltissimo, abbiamo deciso di realizzare dei dorayaki un po' più piccoli rispetto a come venivano presentati nel sito Giallo zafferano, dove abbiamo trovato la ricetta. Con queste dosi vengono circa 20 pezzi (che diventano 10 perché i dorayaki si sovrappongono a mo' di panino in quanto si farciscono).
Ecco quindi gli ingredienti:
240 gr di farina 00 bio
2 uova medie bio
150 gr di zucchero al velo
20 gr di miele millefiori bio
7 gr di lievito per dolci

180 gr di acqua
olio di semi per ungere la piastra
crema Novi
confettura di fragoline di bosco bio Rigoni
Procedimento:
Innanzi tutto mettere la crema Novi nel frigo in modo che si rapprenda un po' mentre si realizzano i dorayaki. Stesso discorso per la confettura. In questo modo sarà più facile farcire i dorayaki perché essendo ancora tiepidi al momento della farcitura, il ripieno tende a sciogliersi. Unire alla farina in una ciotola lo zucchero al velo, le due uova, il miele e il lievito fatto rinvenire in un po' dell'acqua degli ingredienti. Completare con la restante acqua. Mescolare bene fino ad ottenere un composto fluido e liscio. Ungere una padella di quelle tipo piastra antiaderente con un po' di olio di semi e levare l'olio in eccesso con la carta da cucina. Versare con un mestolo un po' di pastella sulla padella riscaldata in modo da ottenere un dischetto di circa 7 cm di diametro (attenzione perché mano a mano che si versa la pastella questa si allarga prima di fermarsi per il calore). Si possono fare fino a 2 dorayaki contemporaneamente. Quando sulla superficie si cominciano a vedere delle bollicine, rigirare il dolcetto con una spatola di legno e cuocere per 1-2 m anche l'altro lato (controllare il colore sollevandolo un po' con la spatola, perché non deve essere chiaro, ma di un bel colore caramello). Continuare fino ad esaurimento della pastella. Mano a mano che si fanno, i dorayaki vanno messi su un piatto ricoperto con un tovagliolo di carta, uno sopra l'altro in modo da mantenerli tiepidi. Al momento di gustarli tirare fuori dal frigo la crema Novi e con un cucchiaino mettere un'abbondante quantità di crema al centro del dorayaki, spalmando un po' la crema fino ai bordi (sui bordi va messo solo un velo di crema). Coprire con un altro dorayaki premendo bene i bordi con le dita (tra indice e pollice). Altro modo di farcire è di unire alla crema Novi anche la confettura. Sarà sufficiente mettere prima la crema al cioccolato (in quantità minore questa volta) e sopra la confettura. Si consiglia sempre di spalmare un po' i bordi con la crema di cioccolata per fare in modo che i bordi pressati con le dita si attacchino bene. Non è facile spiegare a parole la bontà sublime che si sprigiona al morso del piccolo panino giapponese !! L'unica cosa è fare questa incredibile esperienza ! Per cui datevi da fare e provate subito a preparare questa  prelibatezza!
Ecco il dorayaki che sussurra dolci messaggi di bontà (non sembra una boccuccia?!) dopo il primo morso:


lunedì 27 agosto 2018

I pryaniki

Ciao a tutti! Oggi in onore dei nostri amici russi vogliamo darvi la ricetta dei pryaniki, dei dolci tipici davvero buonissimi e facili da preparare, anche se con tempi di attesa un po' lunghi. Abbiamo trovato la ricetta in rete, e ve la riproponiamo perché vale davvero la pena. 
Ingredienti per circa 24 biscotti:
Per il ripieno:
150 gr di cranberry disidratato 
50 gr di scorza d'arancia candita
1 cucchiaio di rhum
10 gr di miele
Per il caramello:
2 cucchiai di zucchero
100 ml di acqua
Per l'impasto:
480 gr di farina 00 bio
260 gr di miele
1 cucchiaino di bicarbinato di sodio
mezzo cucchiaino di mix di spezie (le proporzioni tra le spezie per ottenere il mix sono queste: 30 gr di cannella; 15 gr cardamomo, 15 gr noce moscata; 15 gr chiodi di garofano;15 gr anice stellato)
mezzo cucchiaino di sale
115 gr di burro
1 uovo
Per la glassa:
125 gr di zucchero al velo
40 gr di acqua
Procedimento:
Per prima cosa tritate le spezie in un mixer fino ad ottenere una polvere finissima. Poi preparate il caramello, mettendo lo zucchero in un pentolino e facendolo sciogliere. Continuate a farlo cuocere finché non diventa color ambra scuro, quindi toglietelo dal fuoco e continuate a girarlo con una spatola di silicone, poi, con molta cautela, perché potrebbe schizzare, con un cucchiaino versate qualche gocchia d'acqua (che avrete portato ad ebollizione). Aggiungete via via l'acqua, sempre usando il cucchiaino e rimettendo l 'acqua sul fuoco in modo che mantenga una temperatura elevata, per allungare il caramello. Una volta fatto, mettete da parte il caramello e procedete a preparare il ripieno. In un mix tritare il cranberry, la scorza di arancia, il miele e il rhum. Dovete ottenere un composto ben sodo, se fosse troppo molle aggiungete un po' di zucchero al velo. Riponete anche il ripieno e cominciate a preparare l'impasto. In una pentola mettete il miele e fatelo scaldare sul fuoco fino a farlo bollire appena. Togliete dal fuoco e aggiungete le spezie, il caramello, il sale e il bicarbonato, sempre mescolando con la spatola di silicone. Aggiungete poi il burro a pezzetti e fatelo sciogliere completamente. Rimettete sul fuoco al minimo e aggiungete due terzi della farina, tutta insieme, e mescolate energicamente fino a far sprire tutti i grumi. Quando l'impasto comincerà un po' a staccarsi dai bordi della pentola, toglietelo dal fuoco e continuate a mescolare per farlo intiepidire. A questo punto aggiungete l'uovo sempre mescolando energicamente, per farlo amalgare del tutto. Aggiungete ancora un po' di farina e aiutandovi con la spatola trasferite l'impasto sul tavolo infarinato e incorporate il resto della farina. Impastate per ottenere un impasto molto morbido e liscio. Se si attacca un po' al tavolo utilizzate poca poca farina per evitarlo. A questo punto mettete l'impasto nella pellicola  trasparente e lasciatela riposare per un'ora a temperatura ambiente, e poi per un'altra ora in frigo. Passato il tempo, riprendete la pasta e stendetela dello spessore di circa 2-3 mm. Ritagliate con un bicchiere ( diametro 6 cm circa) tanti cerchi e cominciate a farcire con il ripieno. Coprite il dischetto farcito con un altro dischetto, passando un dito bagnato sui bordi del dischetto di base  e premendo leggermente per far aderire bene i due dischi. Pizzicate il bordo dei dischi attaccati per chiudere bene il biscotto. Una volta che avrete usato tutti i dischetti (rimpastando anche i ritagli), infornate a 200° (forno statico preriscaldato) per circa 10-12 minuti. I biscotti dovranno essersi gonfiati e risultare leggermente dorati. Appena sfornati dovranno essere cotti ma ancora morbidi. Si induriranno freddandosi. Mentre i biscotti cuociono, preparate la glassa, mettendo lo zucchero al velo in una pentola e aggiungendo l'acqua. Mettete sul fuoco (basso) e mescolate bene finché lo zucchero non si sarà completamente sciolto e inizierà un lieve bollore. Appena tolti dal forno, ancora caldi, prendete i biscotti e spennellate la superficie con la glassa. Appoggiate quindi i biscotti su una gratella e lasciateli freddare per almeno due ore. A questo punto i pryaniki saranno asciutti. Trasferiteli su un vassoio. Aspettate qualche altra ora (il sapore si consolida col passare delle ore) e poi gustateli con un buon the! Sono stupendi!!!
Ecco le foto:

I 24 pryaniki:
 Particolare: il ripieno

venerdì 24 agosto 2018

Gnocchi di patate con crema di asiago

Di nuovo in Italia per questa mitica ricetta: gnocchi di patate conditi con una superba crema di panna e formaggio asiago, facili da preparare, leggeri (spesso invece gli gnocchi, se fatti con troppa farina, sono pesanti e difficili da digerire) e davvero buonissimi, da leccarsi i baffi. La ricetta degli gnocchi potrà essere usata anche per farli al sugo, basterà cambiare il condimento e vi assicuriamo che li troverete comunque fantastici, perché appunto saranno soffici, leggeri, realizzati con le patate e poca farina. 
Ecco le dosi per due persone:
500 gr di patate (non usate le patate nuove)
farina 0 biologica q.b.
sale
1 uovo 
150 gr di formaggio asiago
50 ml di panna
sale q.b.
Procedimento:
Lessate le patate, fatele intiepidire e poi sbucciatele e schicciatele col passapatate. Mettetele sul tavolo, allargandole ben bene e rompeteci sopra l'uovo. Salate l'uovo e la superficie delle patate schiacciate e poi con la forchetta cominciate ad amalgamare. Una volta che avrete fatto ben amalgamare l'uovo con tutte la patate, cominciate ad aggiungere un po' di farina (circa un etto). Unitela alle patate con la forchetta. Poi passate ad impastare con le mani. Unite poca altra farina, quella che servirà per poter impastare la pasta senza che si appiccichi alle mani, ma rimanendo bagnata all'interno. Senza maneggiarla troppo, fate una palla e appoggiatela sul tavolo infarinato. Intanto mettete su l'acqua dove cuocerete gli gnocchi. Con un coltello passato nella farina, staccate dei pezzi di pasta (all'interno la pasta dovrà essere bagnata e appiccicosa), con cui farete via via dei cordoncini del diametro di 1-1,5cm. Mettete della farina sul tavolo dove rotolerete la pasta per fare il cordoncino e sulle mani per evitare che si attacchi. Tagliate il condoncino in gnocchetti di 1-1,5 cm e separateli con il coltello, facendoli scorrere verso un altro punto del tavolo sempre infarinato. Via via che fate gli gnocchi toglieteli dal tavolo, altrimenti non avrete più spazio, e metteteli su dei vassoi spolverizzati di farina, cercando di maneggiarli con delicatezza. Quando l'acqua bolle salatela e poi buttateci una parte degli gnocchi, non troppi però, in modo che possano stare nella pentola senza sovrapporsi (di solito la quantità di gnocchi che otterrete con questi dosi si cuoce in quattro volte, in una pentola alta, da 22 cm di diametro). Mescolate delicatamente e coprite per metà col coperchio. Intanto fate sciogliere in una grande padella la panna con l'asiago (preparatela prima di fare gli gnocchi mettendoci dentro 50 ml di panna, il sale q.b. e l'asiago tagliato a tocchetti piccoli). Appena gli gnocchi saliranno in superficie toglietoli scolandoli bene e passateli nella padella con la crema di asiago, mescolando con delicatezza. Coprite la padella via via che aggiungete le varie "tornate" di gnocchi appena cotti. Una volta terminata la cottura di tutti gli gnocchi, mescolateli ancora delicatemente per farli incorporare bene tutti nella crema di asiago, quindi serviteli e partite all'assalto! Sono buonissimi tiepidi! Nel caso aveste scelto di farli al sugo, seguite lo stesso procedimento, solo che nella padella invece della crema di asiago avrete messo il sugo di pomodoro. Buon appetito!
Ecco la foto dei mitici.... 
 

Le moules à la crème: cozze con panna e patatine fritte

Ancora una ricetta salata, le mitiche moules à la crème, piatto tipico della cucina normanna, conosciuto grazie ad una cara amica francese, Lucie, che ci ha dato la ricetta. Si tratta di cozze, cotte con la panna e le famose erbe di provenza, e servite con le patatine fritte, che vanno inzuppate nella crema di cottura delle moules! Sono squisite! Avete qualche dubbio? Allora provate a cucinarle!
Ecco gli ingredienti: 
Un sacchetto di cozze vive (di quelle che si trovano nel pescheria dei supermercati, ancora da pulire, non congelate)
100 ml di panna da cucina,
olio di oliva
erbe di provenza (potete acquistarle al supermercato, ad esempio della ditta Cannamela)
uno scalogno
sale
pepe
patatine prefritte da fare al forno
una baguette (è il pane più adeguato per accomgnare le moules, e si trova senza fatica nei supermercati, come pane precongelato e poi cotto)
Procedimento: lavate benissimo le cozze sotto l'acqua corrente, ripulendo completamente il guscio con l'aiuto di un coltellino. Intanto mettete su le patate prefritte in forno. Mentre cuociono, mettete in una pentola alta l'olio, abbastanza per poter far soffriggere lo scalogno senza che l'olio venga del tutto assorbito. Tritate lo scalogno e fatelo soffriggere, senza farlo scurire. A questo punto mettete le cozze nella pentola, abbassate il fuoco e coprite con un coperchio. Una volta che tutte le cozze si saranno aperte, aggiungete la panna e mescolate bene, poi aggiustate di sale, mettete un po' di pepe, due bei pizzichi di erbe di provenza, mescolate ancora bene bene e richiudete il coperchio lasciando insaporire per 5 minuti. Girate di nuovo le moules e poi spegnete il fornello. Servite le moules in piatti cupi, con la crema di cottura, e mangiatele col contorno di patatine fritte che inzupperete nella salsa. La baguette accompagnerà ottimamente questo piatto stupendo! E se avrete una tovaglia a quadretti bianca e blue sul vostro tavolo, vi sembrerà di stare in un piccolo ristorante della costa normanna!
Ecco la foto delle moules!

lunedì 20 agosto 2018

Involtini di pollo in porchetta alla marchigiana

Con questa ricetta torniamo al salato, si tratta infatti di succulenti involtini di fette di petto di pollo conditi e cotti come la mitica porchetta. Sono facili da realizzare ma davvero buonissimi, serviti magari con un contorno di patate arrosto.
Ecco gli ingredienti per due persone:
4 fettine di petto di pollo bio
un mazzetto di finocchio selvatico
5 fette sottili di pancetta magra
pepe
sale
1 spicchio d'aglio
olio di oliva
un po' di vino bianco
Questo il procedimento:
Per prima cosa cuocete il finocchio selvatico (dopo averlo lavato) in acqua bollente, per 5 minuti. Togliete alla carne nervetti e grasselli. Salatela e pepatela su entrambi i lati, poi adagiate su ciascuna fetta la pancetta, in modo da coprire la carne. Tagliate fino fino il finocchio selvatico, togliendo i gambi che anche se cotti rimangono duri. Unite sale e pepe e mettete il composto sopra la pancetta, ricoprendola per intero, su ciascuna fetta di carne. Arrotolate ciascuna fetta e fissate l'involtino con uno stecchino lungo e sottile. A questo punto rosolate gli involtini in una padella in cui avrete messo un po' d'olio d'oliva, lo spicchio d'aglio scamiciato e i gambi del finocchio selvatico. Quando saranno ben rosolati su tutti i lati, versate un po' di vino bianco sulla carne e lasciate evaporare a fuoco vivace. A questo punto togliete gli involtini dalla pentola e metteteli su un piatto. Trasferite il sugo di cottura con l'aglio e i gambi del finocchio in una teglia da forno e adagiatevi gli involtini. Continuate la cottura in forno statico a 180°. Girate la carne per farla cuocere ben bene da tutti i lati e infine cuocete per gli ultimi 5 minuti in modalità "solo sopra", per far dorare ulteriormente gli involtini. Sfornate e mangiate tipiedi con un contorno di patate arrosto!
Ecco l'involtino:
 Ed ecco le alcune delle fasi di cottura:

 

Le crepes

Ed ora vogliamo darvi la ricetta delle vere crepes francesi, così come ci è stata suggerita da una nostra cara amica della Normandia. Noi vi daremo la versione dolce, ma se volete farle salate basterà non mettere lo zucchero (e la vaniglia) e aggiungere un pizzico di sale, e ovviamente sostituire, per il ripieno, marmellata, cioccolata e panna con il più classico dei ripieni della crepe francese: formaggio e prosciutto cotto.
Ecco quindi gli ingredienti per circa 10 crepes:
2 uova bio
400 ml di latte
10 cucchiai di farina 00 bio (non troppo colmi)
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di olio di semi
un sorso di cognac
1 vanillina
1 pizzico di sale
Questo il procedimento:
In una ciotola sbattere con una forchetta le due uova con lo zucchero e il pizzico di sale. Cominciare ad aggiungere  la farina e il latte, evitando che si formino grumi. Aggiungete il cognac e infine l'olio mescolando bene. Dovete ottenere un composto liquido, come nella foto sotto. Prendete quindi una padella antiaderente, mettete un goccio d'olio (solo per oleare la superficie, se ci fosse troppo olio, asciugatelo con la carta assorbente) e fatela scaldare. A questo punto versate un mestolo di pastella nella padella e muovendola fate scorrere la pastella su tutto il fondo della pentola. Se in qualche punto dovesse mancare la pasta aggiungetene un pochino col mestolo. La crepe deve risultare molto sottile. Lasciate cuocere per qualche minuto e quando la pastella si sarà addensata staccate la crepe tutt'intorno con la spatola di legno. Qundi girate la crepe con le dita (vera specialità dei francesi!) e con l'aiuto della spatola di legno. Fate colorire anche il secondo lato della crepe, quindi toglietela dalla padella e mettetela su un piatto con la carta da cucina. Ripetete l'operazione fino a terminare tutta la pastella. Ora avete le vostre crepes. Prendetene una ad una e farcitele mettendo su metà di ciascuna quello che più vi piace: marmellata, cioccolata, panna e cioccolata, ecc. Richiudete la crepe in due, poi ripiegatela ancora come in foto, e se volete decoratela con della panna. Guarnite tutte le vostre crepes e azzannatele senza pietà! Buon appetito!
Ecco la foto del risultato: 


 Ed ecco le foto del procedimento:

Ciambelle dolci fritte senza lievitazione

Siamo di nuovo con voi per una ricetta dolce, quella delle squisite ciambelle fritte senza lievitazione. Si tratta di stupende ciambelle, soffici e buonissime, che non necessitano di lievitazione, perciò si possono fare subito senza lunghi tempi di attesa. Provate a cucinarle e vedrete che dovrete mangiarle tutte! Vi tenteranno in modo irresistibile! Inoltre sono buonissime anche il giorno dopo.
Ecco gli  ingredienti:
2 uova bio
100 ml di panna non dolcificata Granarolo senza lattosio
4 cucchiai di zucchero
1 cubetto di lievito di birra
1 bicchiere di latte tiepido (200 ml)
farina 00 bio quanto basta
1 bustina di vanillina
1 cucchiaio di Mistrà
olio per friggere 
zucchero bianco semolato per la guarnizione q.b.
Ed ecco il procedimento :
Mettere un po' di farina (circa 300 gr) in una ciotola. Sciogliere il lievito nel latte tiepido e versarlo nella farina in cui avrete fatto la fontana. Mescolate un po' prendendo poca farina, poi aggiungete i 4 cucchiai di zucchero, il Mistrà, le 2 uova e la vanillina. Continuate a mescolare fino a prendere tutta la farina e aggiungete quella necessaria per avere una pasta molto morbida, ma che possiate impastare con le mani. State attenti a non aggiungere troppa farina, altrimenti la pasta verrà dura e così le ciambelle. La pasta deve rimanere molto morbida. Impastatela ancora con le mani, aggiungendo se serve un velo di farina per non farla appiccicare alle mani e al tavolo. A questo punto con un coltello staccate dei pezzi di pasta e realizzare del cordoncini, che chiuderete alle estremità per ottenere la ciambella. Potete fare le ciambelle della grandezza che più preferite, di solito noi le facciamo del diametro di circa 8-9 cm. Lasciate riposare ogni ciambella sul tavolo con sotto un velo di farina, mentre realizzate le altre. Una volta che le avrete fatte tutte, mettete sul fuoco una pentola con l'olio per friggere, almeno 1 litro, perché le ciambelle devono essere quasi coperte. SOLO quando l'olio sarà ben caldo (fate la prova immergendo nell'olio uno stuzzicandenti, se si formano subito tante bollicine intorno al legnetto vuol dire che l'olio è caldo al punto giusto), immergete le ciambelle (non mettetene troppe contemporaneamente, perché devono avere spazio nella pentola). Muovete un po' la pentola, in modo che l'olio caldo le bagni anche sopra, dopo qualche minuto girate le ciambelle con una forchetta, in modo che possano cuocere da tutti i lati. Le vedrete gonfiare e lievitare tantissimo direttamente nell'olio. Giratele ancora almeno altre due volte, finché da entrambi i lati saranno ben colorite. Quindi scolatele ben bene e appoggiatele sulla carta assorbente. Via via che saranno ben scolate, dopo qualche minuto toglietele dalla carta assorbente e passatele ancora ben calde nello zucchero bianco semolato. Rigiratele da entrambi i lati in modo che lo zucchero si attacchi bene alla ciambella. Gustatele tiepide (ma anche fredde, addirittura il giorno dopo, sono buonissime)! Sono stupende! Sotto le foto delle mitiche ciambelle che noi abbiamo "pappato" accompagnate da un ottimo Fragolino.


mercoledì 8 agosto 2018

Ciambelline di pizza farcite

Buongiorno a tutti! Vogliamo suggerirvi un'altra ricetta salata che abbiamo trovato in rete e che ci è sembrata un'idea davvero buona ed originale per usare la pasta della pizza. Qui di seguito ve la forniamo con le dosi che usiamo per realizzare la nostra famosa pizza, super soffice e leggera da digerire.
Ingredienti per la pasta:
286 gr di farina 0 bio
200 ml di acqua
sale q.b.
zucchero (la punta di un cucchiaino)
un cucchiaio e mezzo di olio di oliva
8 gr di lievito di birra.
Per la copertura e il ripieno:
prosciutto cotto q.b.
mozzarella in panetto per la pizza q.b.
passata di pomodoro
sale
olio 
origano 
Procedimento:
Iniziate facendo la pasta della pizza: in una ciotola mettete la farina a fontana e poi al centro sciogliete il lievito di birra in un po' di acqua tiepida, e la puntina di zucchero. Poi aggiungete la restante acqua sempre tiepida, mettete tre pizzichi generosi di sale, il cucchiaio e mezzo di olio e impastate bene, fino ad ottenere un composto liscio e molto morbido. Coprite con un canovaccio e fate lievitare in un luogo tiepido per almeno un paio d'ore. Qundi riprendete la pasta, impastatela bene bene e stendetela in una sfoglia rettangolare dello spessore di mezzo centimetro. A questo punto dividete il rettangolo dal lato lungo in 5 strisce.
Prendete ciascuna striscia e farcitela su tutta la lunghezza col prosciutto cotto fatto a listine e con dadini di mozzarella. Chiudete bene la striscia pizzicando il bordo lungo e i lati corti. Poi rotolate sul tavolo con le mani il cordonicino ottenuto per uniformare la pasta col ripieno. Tagliate il cordoncino in due per ottenere due ciambelline e chiudete ciascuna ciambellina, attaccando bene i due lati corti. Ripetete l'operazione per tutte le strisce. Ora mescolate in un piatto la passata di pomodoro col sale, l'origano e un po' d'olio. Con il composto ottenuto spennellate le ciambelline, che intanto avrete adagiato su una teglia ricoperta di carta forno, unta con un po' d'olio. Mettete in forno preriscaldato a 200° e cuocete finché il pomodoro non si sarà seccato come in foto, circa 20-25 minuti.
Lasciate raffreddare e  assaggiate. Sono buonissime sia calde che fredde. Il giorno dopo potrete gustarle fredde, o riscaldate per qualche minuto su una padella-piastra da piadine, coperta con un coperchio. Buon appetito!!
Ecco le foto:




Sfilatino sfizioso filante con prosciutto e mozzarella

Siamo di nuovo con voi e questa volta vogliamo darvi una ricetta salata, per preparare un delizioso sfilatino farcito con prosciutto cotto e mozzarella, con una crema di uova e latte, passato al forno per rendere il tutto cremoso e filante da leccarsi i baffi. E' ottimo, magari servito per l'aperitivo. 
Ingredienti:
Una baguette piccola
prosciutto cotto arrosto q.b
mozzarella in panetto (da pizza) q.b.
parmigiano grattugiato q.b.
un uovo
100 ml di latte
prezzemolo q.b.
pepe
sale
Procedimento:
Tagliate la parte alta della baguette, in modo che rimanga una sorta di barchetta. Togliete bene tutta la mollica. Ora battete bene l'uovo con il latte, il sale, il pepe e un cucchiaio (o più, secondo il vostro gusto) di parmigiano. Tagliate a pezzettini il prosciuttto, regolatevi sulla quantità, considerando che dovete farcire il panino (circa 50 gr di prosciutto), fate la stessa cosa con la mozzarella, quindi mettete prosciutto e mozzarella nel composto di uova, latte e parmigiano. Tritate qualche foglia di prezzemolo ben lavato e aggiungete al composto. A questo punto con un cucchiaino riempite la baguette, avendo cura di mettre il ripieno in ogni punto, compresi gli angoli (potete anche pressare il composto negli angoli con un dito). Cercate di metterci tutto il liquido. Ora mettere il panino su una teglia coperta con carta da forno e mettete in forno preriscaldato a 180°, nella parte alta del forno, per circa 20 minuti.
Il formaggio deve sciogliersi e amalgamarsi con l'uovo dinetando una crema, come vedete nella foto. Sfornate quando il composto comincerà a colorire. A questo punto lasciate intipidire e azzannate!
Qui sotto la foto: 


I babà al rhum

Eccoci di nuovo con voi, oggi vogliamo darvi la mitica ricetta dei babà al rhum, i deliranti pasticcini alcolici tanto amati dai golosi ubriaconi come siamo noi! Non sono difficili da fare come si potrebbe credere, riescono sempre benissimo e sono davvero un lusso che non vi potete perdere.
Ecco gli ingredienti.
Per la pasta:
250 gr di farina 00 bio
110 gr di burro bio morbido
75 gr di zucchero
15 gr di lievito di birra
4 uova
50 ml di latte
1 limone non trattato
un pizzico di sale
Per lo sciroppo:
400 gr di zucchero e 800 ml di acqua 
2 arance non trattate
2 limoni non trattati
300 ml di rhum
1 baccello di vaniglia
2 chiodi di garofano
3 cucchiai di gelatina di albicocca
Dovete inoltre avere a disposizione degli stampini da babà.
Procedimento:
Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido e versate il tutto in una ciotola in cui avrete messo la farina con la tipica fontana al centro. Iniziare ad amalgamarlo alla farina con un cucchiaio di legno, poi aggiungere il burro diviso in piccoli pezzi, la scorza grattugiata del limone, lo zucchero, il sale, e una alla volta, le uova. Lavorare a lungo fino ad ottenere un impasto molto morbido e omogeneo. L impasto non è maneggiabile con le mani perché si appiccica, ma solo con una spatola di silicone.
Coprire con la pellicola alimentare e lasciar riposare in un luogo tiepido finché non avrà raddoppiato il suo volume. A questo punto imburrare con cura gli stampini e poi riempirli per tre quarti di pasta, utilizzando un cucchiaio per prendere la pasta e aiutandovi con le mani inumidite per far scivolare la pasta dal cucchiaio nello stampino. Lasciarli quindi lievitare ancora coperti con la pellicola fino a quando la pasta non raggiunge il bordo degli stampini. Attenzione: la pasta non deve arrivare a contatto con la pellicola altrimenti si attaccherà e sarà difficile togliere la pellicola stessa. Cuocerli in forno (nella parte più bassa) preriscaladato a 200° gradi, per circa 20-25 minuti. Vanno cotti con gli stampini poggiati sulla griglia del forno. Devono colorire e sopra diventare ben dorati e scuretti. Se scrissero troppo coprirli con un foglio di alluminio. Intanto preparate lo sciroppo. Per prima cosa tagliete la buccia delle arance e dei limoni, avendo cura tagliare solo la parte gialla e arancione, non la parte bianca che è amara. Quindi versate 800 ml di acqua in una pentola e aggiungere lo zucchero, le bucce di arancia e limone, il baccello di vaniglia e i chiodi di garofano. Mettere la pentola su fuoco moderato e far sciogliere lo zucchero mescolando. Una volta che si sarà un po' intiepido aggiungete il rhum, e mescolate bene. 
A questo punto, lasciate intiepidire i babà, quindi tuffateli nello sciroppo e fateli inzuppare bene (usate un mestolo a rete). Posateli su una grata e lucidate la testolona del babà spennellandola con la gelatina sciolta con un cucchiaio di rhum. Serviteli freddi. Sono da urlo! Si conservano per diversi giorni in frigo, chiusi in una tortiera.
Esiste anche una versione di babà farciti alla crema pasticcera, davvero strepitosi. La ricetta per la crema è questa: 
3 tuorli bio
250 ml di latte bio
125 gr di zucchero
27 gr di farina 00 bio
1 bustina di vanillina
Per fare la crema, montate con un cucchiaio di legno i tuorli con lo zucchero in una pentola in cui cuocerete la crema e intanto portate ad ebollizione il latte in un pentolino. Aggiungete ai tuorli la farina e la vanillina. Quindi versate a filo il latte bollente sul composto, mescolando con cura per evitare che si formino grumi. A questo punto mettete la pentola con la crema così ottenuta sul fuoco. Il fuoco deve essere dolce. Portate la crema ad ebollizione e lasciatela bollire, sempre mescolando, per 3 minuti. Quindi spegnate il fornello, versate la crema in un piatto e copritela con la pellicola alimentare a contatto, per evitare che freddando si crei la pellicina. Una volta fredda, trasferite la crema in una sac à poche usa e getta con un beccuccio a stella e, dopo aver inciso con un coltello affilato i babà (già bagnati e spennellati con la confettura) nel senso della lunghezza, guarniteli riempiendo il "taglio" con la crema. I vostri babà sono pronti da servire!
Ecco la foto:




 

I dolcetti al cioccolato bianco

Oggi vogliamo darvi la ricetta di dolcetti davvero favolosi, al cioccolato bianco. Sono davvero squisiti e facili da preparare. Vi stupiranno per il loro sapore unico e vellutato.
Ecco gli ingredienti:
350 gr di cioccolato bianco Novi
60 gr di burro bio
2 uova
100 gr di zucchero
1 bustina di vanillina
120 gr di farina 00 bio
1 pizzico di sale
zucchero al velo quanto basta
80 gr di cioccolato fondente

Procedimento
Tritare grossolanamente il cioccolato bianco. In una piccola pentola far fondere il burro a fuoco dolce, toglierlo quindi dal fuoco e unirvi la metà del cioccolato bianco tritato e coprite con un coperchio. In una ciotola lavorate con le fruste elettriche le uova con il sale e lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro fuso con il cioccolato, la vanillina e la farina setacciata. Incorporarvi infine la metà rimasta del cioccolato bianco tritatoe amalgamare tuti gli ingredienti. Versare il composto in una teglia rivestita di carta da forno (deve essere di forma quadrata, con lato da 22 cm). Pareggiate la pasta e cuocete a forno preriscaldato a 190°, per 30 minuti circa. Deve colorare un po', ma non troppo. Una volta sfornato il dolce, lasciatelo raffreddare, poi tagliatelo a riquadri. A questo punto sciogliete il cioccolato fondente in forno a 160°, poi con un conetto fatto con la carta forno decorate i dolcetti con una chiave di violino. Una volta che la cioccolata si sarà asciugata spolverizzateli di zucchero al velo. Sono squisiti. Provare per credere! 
Ecco la foto:

  

La ricetta dei bignè

Salve amici! Oggi vogliamo darvi la ricetta dei bignè, che potrete riempire con le creme che più vi piacciono. Nella foto, scattata nel giorno del compleanno di Jolie, erano ripieni di crema zabaione, ma potete farcirli con crema pasticciera, cioccolata, e chi più ne ha più ne metta! 
Allora ecco gli ingredienti:
50 gr di farina 00 bio
50 gr di burro bio
75 gr di acqua
sale quanto basta
2 uova
Procedimento:
Mettete acqua, burro e sale in una pentola piccola a bordo alto, mettetela sul fuoco e portate ad ebollizione. A questo punto abbassate la fiamma e versate la farina poco alla volta, mescolando. Quando la pasta si staccherà dalle pareti della pentola, toglietela dal fuoco e aggiungete le uova, uno alla volta. Amalgamate bene mescolando e poi lasciate riposare l'impasto ottenuto per 10 minuti. Quindi con un cucchiaino (se li volete grandi usate un cucchiaio e prendete più pasta) prendete una noce di pasta e mettetela su una teglia da forno, coperta con carta forno. Ripetete l'operazione per tutta la pasta distanziando i bignè perché cresceranno di volume. Cuoceteli in forno preriscaldato a 200° gradi per 25/30 minuti (35/40 minuti se li avete fatti grandi). Devono colorare e diventare scuretti. Una volta cotti lasciateli raffreddare completamente e poi farciteli!
Ecco la foto dei mitici bignè: